Stabilire nuove relazioni affettive e iniziare a uscire con qualcuno può essere molto stimolante, ma anche causare un certo nervosismo. È un’esperienza che accomuna tutti, ma se si soffre di colite ulcerosa o di malattia di Crohn, questo momento può comportare alcune criticità aggiuntive.1
Per esempio, perché all’inizio ci si preoccupa molto della propria immagine corporea e di che cosa possono pensarne gli altri.1 Oppure perché non si sa bene quando informare la persona che ci interessa della malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD, Inflammatory Bowel Disease) di cui si soffre e dei problemi che comporta.2
In proposito, bisogna ricordare che, anche se a volte ci si può sentire frustrati e vergognarsi della propria malattia, la colite ulcerosa o la malattia di Crohn solo soltanto una parte di ciò che si è e che le migliori relazioni affettive si stabiliscono con persone che ci conoscono e amano nella nostra interezza.1
Soffrire di una IBD non deve indurre a rinunciare a uscire con le persone da cui si è attratti1, ricordando che anche chi vi sta di fronte può essere preoccupato di che cosa pensate voi del suo aspetto o di altri elementi della sua personalità.1
Per sentirsi maggiormente a proprio agio in occasione del primo appuntamento, si possono considerare i seguenti consigli:1
Non esiste un momento giusto o uno sbagliato per parlare della propria IBD a una persona che vi interessa.1
In alcuni casi, può accadere di farlo con naturalezza, magari perché è proprio l’altra persona a iniziare a parlarne1, mentre in altri casi può essere meno facile e può servire più tempo per sentirsi a proprio agio nell’affrontare l’argomento.1
Qualcuno può preferire informare subito il nuovo partner della propria IBD, per non doverci più pensare e sentirsi sollevato. Ciò evita anche di dover nascondere eventuali sintomi della malattia o le terapie da assumere o di doversi giustificare perché si mangiano soltanto determinati alimenti o non si bevono alcolici quando si è insieme.1
Inoltre, se l’altra persona reagisce in modo negativo alla comunicazione, può essere meglio saperlo fin dall’inizio, anziché più tardi.1 Ciò che conta è non lasciare che la sua decisione influenzi negativamente la propria autostima: si è soltanto incontrata una persona con cui si era incompatibili.2
D’altro canto, si può anche decidere di parlare della propria malattia dopo un certo tempo, quando si è conosciuto il partner un po’ meglio e ci si sente maggiormente a proprio agio nel confidarsi.1
A prescindere dal momento che si sceglie per farlo, quando si decide di parlare della IBD di cui si soffre, lo si deve fare in modo diretto e senza reticenze, discutendo gli aspetti rilevanti della diagnosi e del proprio stato di salute e rispondendo alle domande del partner in modo semplice e onesto.2
Alcune persone affette da colite ulcerosa o malattia di Crohn ritengono che la loro malattia interferisca con la vita sessuale1, per esempio, a causa di un ridotto desiderio, che può dipendere dalla paura di avere sintomi durante i rapporti, dal fatto di sentirsi poco attraenti e avere una bassa autostima oppure dalla presenza di stati di depressione/ansia o affaticamento.1
Per vivere una vita intima serena e soddisfacente è, innanzitutto, necessario seguire uno stile di vita sano che aiuti a sentirsi psicologicamente e fisicamente bene. Quindi, si deve riposare a sufficienza, mangiare in modo nutriente e bilanciato, praticare regolarmente esercizio fisico.3 Sono da evitare, invece, gli alcolici e il fumo, che notoriamente impattano in modo negativo sulle performance sessuali e, in alcuni casi, possono anche far peggiorare i sintomi della IBD.3
Un aspetto fondamentale è, poi, la comunicazione con il proprio partner3, anche rispetto alle posizioni che si preferiscono quando si fa l’amore. Siate onesti su questo fronte e sperimentate posizioni diverse per trovare quelle più confortevoli e, quindi, più piacevoli per entrambi.3
Benché possa risultare poco spontaneo, per avere rapporti intimi più sereni scegliete il momento della giornata in cui vi sentite meglio (per esempio, la sera, se è quello il momento in cui sentite di avere più energie e meno sintomi rispetto al resto della giornata).3
Per facilitare il rapporto sessuale e ridurre possibili fastidi/lesioni, può essere utile ricorrere a prodotti lubrificanti, con formulazioni acquose, oleose o contenenti silicone. Se si sceglie di usare lubrificanti oleosi, bisogna fare attenzione alla possibilità che causino reazioni allergiche o che alterino l’efficacia anticoncezionale dei profilattici in lattice.3
Nonostante tutti gli accorgimenti, può comunque capitare che avere un rapporto sessuale completo non sia possibile in determinati momenti. Quando succede, si possono provare modalità di interazione alternative che comunque permettono di trasmettere amore al proprio partner, come abbracci, coccole, baci, carezze, massaggi ecc.3
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