Se si vuole viaggiare, il fatto di soffrire di colite ulcerosa o di malattia di Crohn non deve essere considerato un limite, ma per ridurre al minimo i possibili inconvenienti si deve tener conto di alcuni aspetti importanti e pianificare il viaggio in anticipo. 1
In caso di viaggi all’estero, chi è affetto da malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD, Inflammatory Bowel Disease) è esposto a un aumentato rischio di riacutizzazioni dell’infiammazione intestinale e di contrarre malattie infettive endemiche nel luogo di destinazione, soprattutto se si stanno assumendo terapie che riducono le difese immunitarie e la risposta alle vaccinazioni. 2
Inoltre, chi soffre di IBD presenta una probabilità tre volte più elevata rispetto alla popolazione generale di andare incontro a episodi di tromboembolismo venoso (TEV), cioè formazione di coaguli nelle vene, che impediscono il corretto flusso del sangue; probabilità che viene ulteriormente aumentata dall’immobilità legata a trasferimenti prolungati (superiori alle 4 ore) a prescindere dal mezzo di trasporto utilizzato (aereo, automobile, treno ecc.). 1,3
Un ulteriore aspetto da non trascurare riguarda l’esposizione al sole, che deve essere ragionevole per chiunque, ma particolarmente cauta per chi sta assumendo farmaci per il controllo delle IBD che possono aumentare la sensibilità ai raggi solari, facilitando l’insorgenza di eritemi, scottature e tumori della pelle. 1
Per tutte queste ragioni, prima di partire, è importante sottoporsi a un’attenta valutazione da parte del medico di riferimento e seguire le sue indicazioni sulle misure preventive e le cautele da adottare sia nella pianificazione del viaggio sia durante la permanenza sul posto. 2
Se si decide di andare in vacanza all’estero ci si deve informare sulle vaccinazioni eventualmente necessarie con almeno 6-8 settimane di anticipo, per essere certi di completare i cicli vaccinali (alcuni richiedono più dosi a distanza di tempo) e di sviluppare una protezione sufficiente prima della partenza. 1
Le vaccinazioni da effettuare dipendono dal Paese in cui ci si reca e dalle malattie endemiche presenti in quell’area nel periodo della vacanza. Informazioni a riguardo possono essere chieste al proprio medico di famiglia e ai Centri Vaccinazioni Internazionali delle Aziende Sanitarie Locali/Territoriali (ASL/AST) di competenza, attraverso i quali si potrà anche a pianificare le vaccinazioni e/o la profilassi farmacologica prevista. 1
Ulteriori informazioni sulle malattie endemiche presenti nelle diverse parti del mondo, sul rischio di contrarle e sulle loro caratteristiche, nonché ulteriori consigli utili per pianificare il viaggio, si possono reperire nell’area “Salute in viaggio” del sito “Viaggiare Sicuri” del Ministero degli Affari esteri ( https://www.viaggiaresicuri.it/approfondimenti-insights/saluteinviaggio). 4
Nella scelta delle vaccinazioni da effettuare, il medico terrà conto anche delle terapie in corso per il controllo delle IBD perché, per esempio, i vaccini vivi-attenutati potrebbero non essere indicati in persone con difese immunitarie ridotte, mentre i vaccini privi di microrganismi vivi sono adatti anche ai pazienti affetti da colite ulcerosa o malattia di Crohn. 1
Se si soffre di IBD non si è esposti a un maggior rischio di contrarre la malaria, ma se ci si reca in zone dove la malattia è endemica è raccomandata la profilassi farmacologica.
La profilassi antimalarica prevede l’assunzione di compresse per bocca per circa una settimana prima della partenza, durante tutto il soggiorno nel luogo a rischio e fino a 4 settimane dopo il rientro a casa. Anche in questo caso, per scegliere il farmaco profilattico più opportuno il medico dovrà tener conto della presenza di IBD e della terapia in corso.
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Contro la tubercolosi esiste un vaccino, ma non è usato per i viaggiatori. Anche se è abbastanza difficile contrarre la tubercolosi durante una vacanza (poiché la trasmissione del batterio responsabile richiede contatti ravvicinati prolungati) 4, spesso, i medici sconsigliano alle persone affette da colite ulcerosa o malattia di Crohn che assumono particolari terapie di recarsi in aree in cui la malattia è endemica perché la compromissione di alcuni meccanismi immunitari può aumentare il rischio di contagio. 3
Malattie infettive gastroenteriche (da alimenti/bevande) |
Malattie trasmesse da insetti (zanzare) |
Malattie infettive a trasmissione respiratoria |
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Oltre a effettuare le vaccinazioni necessarie e/o le profilassi farmacologiche consigliate dal medico, in relazione al luogo di destinazione, alle caratteristiche del viaggio, al quadro clinico individuale e alle terapie per le IBD assunte, per prevenire le malattie in viaggio è importante adottare alcune misure igieniche e comportamentali.
In particolare, per evitare la diarrea del viaggiatore e le malattie infettive gastrointestinali a trasmissione oro-fecale è raccomandato:1
Va sottolineato che chi soffre di IBD non è esposto a un maggior rischio di essere interessato da diarrea del viaggiatore (o da infezioni gastrointestinali dovute all’ingestione di alimenti o bevande contaminati) rispetto alla popolazione generale, ma quando accade tende a sperimentare forme più severe e di durata maggiore.1
Per ridurre il rischio di contrarre la malaria e le altre malattie trasmesse dalle zanzare (o altri insetti) è, invece, consigliabile: 1
Per prevenire il TEV durante viaggi di lunga durata è raccomandato: 1
In aggiunta, dal momento che le riacutizzazioni delle IBD sono imprevedibili e che la probabilità che si manifestino aumenta durante i viaggi a causa del repentino cambiamento di alimentazione e abitudini, del clima differente ed, eventualmente, dell’aumento di altitudine, è bene chiedere consigli in merito al medico di riferimento prima della partenza e concordare con lui un “piano d’azione” per essere preparati a reagire, in caso di necessità. 1
C-ANPROM/IT/ENTY/0081
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La malattia di Crohn, anche chiamata morbo di Crohn, è cronica e colpisce l’intero tratto gastrointestinale.
I sintomi delle IBD variano da persona a persona ma anche nel corso del tempo, possono attenuarsi per poi ricomparire in una fase successiva.