La malattia infiammatoria intestinale (IBD) con i suoi due sottotipi malattia di Crohn (CD) e colite ulcerosa (CU), è definita come un'infiammazione cronica dell'intestino, che deriva da una complessa interazione tra una risposta immunitaria disfunzionale dell'ospite e fattori ambientali scatenanti 1.
Tuttavia, è diventato evidente che l'IBD è una malattia sistemica che colpisce principalmente l'intestino, ma che non è limitata al tratto intestinale. Le cosiddette manifestazioni extra intestinali (EIM) – un termine generico per le manifestazioni associate a IBD al di fuori dell'intestino – sono infatti osservate frequentemente.1
Nella maggior parte dei casi, le EIM si distinguono dalle complicanze associate alle IBD come l'osteoporosi, l'anemia o la carenza di micronutrienti. Queste complicanze sono una conseguenza diretta dell'infiammazione intestinale anziché un processo infiammatorio distinto. Le EIM possono essere definite come manifestazioni infiammatorie causate dagli stessi processi che guidano l'infiammazione nell'intestino, ma che colpiscono al di fuori dell'intestino1.
Sebbene la malattia di Crohn coinvolga principalmente il tratto gastrointestinale, può influire sulla salute generale e causare problemi medici più gravi2:
Nei casi più gravi, può portare a gravi complicazioni: ragadi, fistole e stenosi.2
Chi soffre di colite ulcerosa da circa 10-15 anni, va incontro a un rischio leggermente maggiore di cancro del colon-retto, per questo il medico potrebbe raccomandare uno screening prima di quanto stabilito dalle linee guida per la popolazione generale3.
La colite fulminante o il megacolon tossico sono stati osservati in circa il 15% dei pazienti con colite ulcerosa4. Possono causare gravi emorragie o perforazione del colon e anche frequenti emergenze chirurgiche4.
Il megacolon tossico è una condizione potenzialmente fatale definita come una dilatazione acuta del colon, superiore a 6 cm di diametro, con perdita delle pliche intestinali. Nonostante la sua bassa prevalenza, gli esiti di malattia sono ancora insoddisfacenti, con una mortalità intraospedaliera del 7,9%5.
L'anemia è un sintomo extra intestinale comune in pazienti con IBD con una prevalenza del 19-32%6.
La perdita cronica di sangue intestinale, l'assunzione inadeguata o il malassorbimento di ferro, vitamina B12 e folati, la tossicità dei farmaci, sono fattori che ne determinano l’insorgenza6.
L'anemia da carenza di ferro è la principale causa di anemia nei pazienti con IBD e può avere un effetto marcato sulla qualità della vita dei pazienti6.
Una definizione classica di EIM include i quattro seguenti sistemi di organi1:
Quella articolare è la manifestazione extra intestinale più comune nelle IBD, colpisce fino al 35% dei pazienti6. Le EIM muscoloscheletriche comprendono tre tipi di malattia: 1) artrite periferica di tipo 1, 2) artrite periferica di tipo 2; e infine 3) spondiloartropatia assiale1.
L'artropatia di tipo I è pauciarticolare o oligoarticolare (di solito coinvolge meno di cinque articolazioni)6. L’artropatia di tipo II colpisce cinque o più articolazioni (poliarticolare), mostrando una distribuzione simmetrica6. Le artropatie periferiche sono diagnosticate clinicamente in pazienti che presentano articolazioni gonfie6.
La sacroileite isolata, il mal di schiena infiammatorio e la spondilite anchilosante sono artropatie assiali fortemente associate all'IBD6. Il mal di schiena e la rigidità mattutina sono i sintomi principali di artropatia assiale6.
Le manifestazioni mucocutanee sono comuni nei pazienti con IBD; ne sono colpiti rispettivamente il 9-19% dei pazienti con malattia di Crohn e il 9-23% dei pazienti con colite ulcerosa6. Le lesioni mucocutanee possono essere suddivise in manifestazioni cutanee, che sono comuni, e manifestazioni mucose, che sono piuttosto rare6.
Le tipiche manifestazioni cutanee comprendono eritema nodoso, pioderma gangrenoso e stomatite1.
L'eritema nodoso è la manifestazione cutanea più comune nei pazienti con IBD, interessando il 10-15% dei pazienti6. È clinicamente definito come un insieme di noduli sottocutanei simmetrici, in rilievo, teneri, rosso-violacei1. Il loro diametro varia da 1 a 5 cm1.
Il pioderma gangrenoso è la manifestazione cutanea più grave e debilitante nelle IBD1. È caratterizzato da un rapido sviluppo di papule o pustole eritematose dolorose che evolvono verso la necrosi dermica e infine formano ulcerazioni profonde con secrezione purulenta ma sterile1. Il pioderma gangrenoso si localizza comunemente sullo stinco o nell'area peristomale1.
È meno comune dell'eritema nodoso, con un'incidenza compresa tra lo 0,1 e l'1,2% nella malattia di Crohn e tra l'1 e il 5% nella colite ulcerosa6. Al contrario, fino al 50% dei pazienti con pioderma gangrenoso ha IBD6.
Le manifestazioni orali nelle IBD comprendono la stomatite aftosa e meno frequentemente la piostomatite vegetans, che colpiscono fino al 10% dei pazienti6. Le lesioni dolorose nella stomatite aftosa sono tipicamente localizzate sulla mucosa buccale e labiale, sulla lingua e nella faringe6.
Le manifestazioni oculari sono riportate nel 2-6% dei pazienti con IBD e sono associate a manifestazioni muscoloscheletriche6. Le principali comprendono congiuntivite lieve ed episclerite, ma anche gravi infiammazioni come sclerite e uveite anteriore6.
L'episclerite è definita come un'infiammazione dell'episclera, che si presenta con un'infiammazione indolore della sclera e della congiuntiva1. Possono essere presenti bruciore e prurito. Al contrario, l'uveite si manifesta con dolore considerevole, fotofobia, visione offuscata e, infine, ridotta1.
Fino al 50% dei pazienti con IBD durante il decorso della malattia è affetto da manifestazioni epatopancreatobiliari6. Queste includono colangite sclerosante primitiva (PSC), PSC del piccolo dotto, epatite autoimmune, steatosi epatica, epatite granulomatosa e cirrosi biliare primitiva6.
La PSC è una manifestazione extra intestinale comune in caso di IBD e colpisce 1,4-7,5% dei pazienti6. Questa malattia cronica è caratterizzata da una progressiva infiammazione dei dotti biliari intraepatici ed extraepatici seguita da fibrosi e nei casi peggiori da cirrosi biliare con insufficienza epatica e/o colangiocarcinoma6. La PSC è fortemente associata a IBD poiché quasi l'80% dei pazienti con PSC ha una IBD concomitante6.
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La malattia di Crohn, anche chiamata morbo di Crohn, è cronica e colpisce l’intero tratto gastrointestinale.
I sintomi delle IBD variano da persona a persona ma anche nel corso del tempo, possono attenuarsi per poi ricomparire in una fase successiva.
La colite ulcerosa fa parte delle IBD, e riguarda in particolare la mucosa del colon.